Pronostici Sei Nazioni pronti da giocare
Pronostici Sei Nazioni 2023
Ogni anno l'appuntamento con il Sei Nazioni è imperdibile per tutti gli amanti delle scommesse sportive nel mondo della palla ovale. Torneo disputato dal 1882, dal 1999 il sei Nazioni si gioca secondo la formula attuale che mette di fronte le sei migliori nazionali d'Europa che si affrontano per conquistare il titolo più prestigioso di questo sport, dopo la Coppa del Mondo di rugby che però si gioca ogni quattro anni.
Quest'anno, per la 129a edizione del torneo, troveremo di nuovo Inghilterra, Irlanda, Francia, Scozia, Galles e Italia che si sfideranno dal 4 febbraio al 18 marzo negli stadi più affascinanti d'Europa. Nel 2022 sono stati i francesi a vincere la competizione, e anche quest'anno i pronostici indicano la Francia come la squadra che solleverà al cielo la coppa del torneo.
Dopo aver compiuto notevoli progressi negli ultimi anni, la squadra francese è ancora la squadra da battere per l'edizione del 2023. A pochi mesi dall'inizio della Coppa del Mondo, gli uomini di Fabien Galthié sono determinati a conservare il titolo e a lasciare il segno. Appassionati di scommesse sportive sul rugby? In questa pagina ci saranno i pronostici sul 6 Nazioni 2023. Tutte le quote sul 6 nazioni sono già disponibili presso i principali bookmaker.
Pronostici 6 Nazioni di Rugby: quello che c'è da sapere
Per realizzare dei pronostici più sicuri sul Sei Nazioni, bisogna avere in testa alcuni elementi importanti, innanzitutto partendo dalla formula della competizione. Il torneo del Sei Nazioni si giocherà su 5 giornate in totale, nelle quali ogni nazionale affronterà almeno una volta ogni partecipante, in casa o in trasferta. L'Italia, ad esempio, giocherà tre partite in casa (la prima, la terza e la quarta) e due in trasferta.
Al termine delle cinque giornate del torneo, la squadra che terminerà la competizione in testa alla classifica sarà automaticamente il vincitore del Sei Nazioni, titolo che corrisponde a diventare campione d'Europa. A titolo informativo, ogni vittoria vale 4 punti, mentre eventuali pareggi valgono 2 punti. Esistono poi i punti supplementari, i cosiddetti bonus: il bonus offensivo nel caso in cui una squadra riuscisse a segnare 4 mete, e il bonus difensivo, nel caso in cui si perdesse con uno scarto di meno di 8 punti.
Oltre a questi elementi e al formato della competizione, da tenere a mente queste statistiche prima di piazzare eventuali scommesse sui bookmaker:
- Media punti per partita: 43 punti
- Differenza punti in media: 14 punti di differenza
- Partite con 1-7 punti di differenza: 40%
- Partite con 8-14 punti di differenza: 13%
- Partite con più di 15 punti di differenza: 47%
- Media mete per partita: 4.9 mete
- Partite con un bonus difensivo: 40%
- Partite con un bonus offensivo: 53%
- Vittorie squadra di casa: 60% delle partite
- Pareggi: 0% delle partite
- Vittorie della squadra ospite: 40% delle partite
Secondo questi dati, è facile capire che puntare su vittorie con handicap moderato è quasi sempre una buona idea (tranne per le partite dell'Italia dove il divario punti è sempre abissale). Per questa edizione potrebbe anche essere interessante provare qualche vittoria esterna a sorpresa. Ecco alcune dritte per riuscire a piazzare dei pronostici vincenti sul Sei Nazioni.
Fattori chiave
Di seguito indichiamo alcuni elementi da tenere in considerazione prima di scommettere sul Sei Nazioni di rugby: si tratta dei fattori chiave che incideranno sull'andamento del match e che bisognerà tenere a mente prima di piazzare la propria puntata su una partita del torneo.
1. I luoghi della partita
Giocare in casa è fondamentale durante il 6 Nazioni. In casa, i giocatori si sentono super motivati, hanno la sensazione di poter spostare le montagne e battere qualunque avversario che si trovi di fronte a loro. Avere il pubblico dalla propria parte e sentirne l'incoraggiamento, il sostegno e la passione può regalare a una squadra il vantaggio decisivo nei momenti cruciali di una partita. Giocare in trasferta, invece, rappresenta ogni volta una tappa pericolosa, persino quando si gioca in casa delle cosiddette squadre "deboli". L'Italia ha dimostrato in questi anni che non bisogna mai sottovalutarla, come nel 2013, quando i Galletti della Francia conobbero il sapore amaro della sconfitta allo Stadio Olimpico di Roma.
2. Infortuni e forma fisica
Il 6 Nazioni ha sempre condotto le squadre partecipanti a spingersi oltre i propri limiti fisici, testando così la resistenza e la forza delle diverse selezioni e costringendole a volte a far ricorso agli elementi provenienti dalla panchina. Giocare 5 partite in 6 settimane pone un'enorme pressione sul fisico dei giocatori. La ferocia e il ritmo degli incontri non sono quasi mai gli stessi provati nei vari club di provenienza durante il corso dell'anno. Una volta che i giocatori indossano la divisa della nazionale, sembrano apprezzare ancora di più il contatto e gli scontri e sono pronti a dispensare uno sforzo supplementare per la loro squadra. Con giocatori pronti a dare tutto sul terreno di gioco, il rischio infortuni è molto elevato, soprattutto se si pensa che le partite si susseguono rapidamente e che i tempi di recupero sono di conseguenza estremamente ridotti.
3. Derby
Ogni anno il 6 Nazioni vede il susseguirsi di alcuni derby. Se ciascun match del torneo può essere considerato come un derby, vista la frequenza con cui le partite sono giocate, è chiaro che alcuni si distinguono in maniera evidente rispetto ad altri. Certi occupano sistematicamente la parte alta del programma, poco importa quando questi vengano giocati. È il caso della partita Irlanda-Inghilterra o del Crunch che oppone ancora l'Inghilterra alla Francia.
Da quando i Bleus sono entrati a far parte del torneo, la partita tra inglesi e francesi costituisce sempre un picco nella stagione del rugby dei due paesi e coloro i quali saranno pronti a tutto pur di ottenere la vittoria, saranno quelli che riusciranno a spuntarla. Dopo i primi 60 minuti, è sicuro che lo stato del manto di gioco assomiglierà più a un terreno di guerra in cui si oppongono guerrieri istancabili pronti a difendere i loro colori e la loro casacca nazionale. Possiamo dire che solamente in questo tipo di partite si possa giudicare di essere degni di indossare i colori della propria nazionale.
Il calendario dell'Italia
Anche per questa edizione 2023, l'obiettivo dell'Italia sarà sempre lo stesso: cercare di non vincere il cucchiaio di legno, ossia quel premio beffa assegnato alla squadra che "riesce" a perdere tutte le partite del torneo. L'Italia, storicamente, è sempre l'avversaria più debole della competizione, ma questo dato potrebbe essere smentito almeno in un'occasione. Ecco il calendario del XV azzurro che affronterà il torneo:
- Giornata 1: Italia-Francia (domenica 5 febbraio, ore 16:00)
- Giornata 2: Inghilterra-Italia (domenica 12 febbraio, ore 16:00)
- Giornata 3: Italia-Irlanda (sabato 25 febbraio, ore 15:15)
- Giornata 4: Italia-Galles (sabato 11 marzo, h.15:15)
- Giornata 5: Scozia-Italia(sabato 18 marzo, h.13:30)
Crowley dovrà ancora una volta provare a evitare il cucchiaio di legno ai nostri... ci riuscirà? I bookmakers ci credono poco e come sempre valutano i successi dell'Italia come ipotesi più che remote.
Sei Nazioni: il nostro pronostico gratuito per l'edizione 2023
Senza troppe sorprese, la squadra francese è la grande favorita della redazione di Wincomparator per questo Torneo delle 6 Nazioni 2023. Ntamack e compagnia sono sicuri della loro forza e vorranno preparare al meglio la Coppa del Mondo 2023. Anche se l'Irlanda, seconda nel 2022, rappresenta un pericolo reale, il nostro pronostico è quindi questo: la vittoria finale andrà alla squadra francese. Prima dell'inizio del torneo, la quota media di 2.40 sui siti di scommesse conferma il nostro sentire a riguardo.
Pronostico 6 nazioni: chi vincerà il torneo 2023?
I principali bookmaker offrono le quote antepost per il vincente del Sei Nazioni:
- Irlanda - 2.35
- Francia - 2.70
- Inghilterra - 5.00
- Galles - 13.00
- Scozia - 20.00
- Italia - 200.00
Quote rilevate su Snai.it, Planetwin365.it, Goldbet.it.
Il gioco è vietato ai minori di anni 18 - Il gioco può causare dipendenza.
